La pupilla randagia – 6 giugno

…freme, scalpita, respira.

Un altro giorno di sole, un altro giorno senza respiratore. Per poche ore, certo ma è già tanto. La mia mente, all’istante, cancella il tempo trascorso con la mascherina della NIV sul viso e si focalizza su quel tempo breve in cui la pelle è libera, il volto ritrova la sua identità originaria.

Un altro libro iniziato, un’altra passeggiata con il frinire dei grilli nelle orecchie. Il profumo del gelsomino alle spalle, il lessico familiare di Natalia Ginzburg tra i pensieri. Il volto abbronzato, la primavera che scopre le braccia, i baci rubati al domani per l’irrequietezza che mi distingue e segna la pupilla randagia e scura con quella sua fretta che non fa sconti e che freme, scalpita, respira.